Il Ministero con il portafogli "a mare''
- Eliana Esposito
- 28 ott 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 2 nov 2022
Giorgetti al Ministero dell'Economia e Musumeci al Ministero del Sud e del mare.
In questa distribuzione dei ruoli c'è la sintesi perfetta di come è stato governato questo paese dall'Unità ad oggi, la sintesi perfetta della storia di una colonizzazione, la sintesi perfetta di 161 anni di parzialità, prevaricazioni, iniquità e prese in giro.
Al Nord viene affidata la gestione di tutta l'Economia del paese, fingendo che quello slogan "prima il Nord" faccia solo parte del passato... o che addirittura non sia mai esistito. Al Sud viene dato il solito contentino col Ministero che porta il suo nome - stavolta con l'aggiunta del "mare" - ma che poi, di fatto, non ha neanche portafogli.
Già solo l'esistenza di un Ministero con questo nome è l'ammissione di una colpa mai espiata, è la prova di una ghettizzazione ancora in corso, è la testimonianza di una politica tendenziosa che ha privilegiato solo una parte del paese, il Nord, per lasciare nel bisogno l'altra parte, il Sud e le Isole, perché solo così questi sono funzionali al sistema: bisognosi. Bisognosi per essere trasformati in bacino di voti; bisognosi per divenire terreno fertile per la politica clientelare che ha creato solo sottosviluppo!
Il nome di questo ministero per il Sud rievoca la Cassa del Mezzogiorno. Un'altra truffa, un'altra beffa, un'altra ammissione di colpa mascherata di perbenismo e di falsa generosità. Uno scandalo nello scandalo che nella forma si presentava come un aiuto dal Nord per il Sud, per dare ipocritamente, sotto forma di generosa elemosina, quello che in realtà al Sud era stato indebitamente sottratto, ma che nella sostanza continuava a privilegiare gli imprenditori del Nord che venivano nel meridione e nelle isole a costruire Cattedrali nel deserto per accaparrarsi ancora una volta i fondi destinati al Sud. Così sono nati anche quegli stabilimenti utili solo allo sviluppo del Nord, come i poli petrolchimici di Priolo-Melilli, Gela e Milazzo che servivano all’autosufficienza energetica del Nord, lasciando alla nostra amata terra le brutture e le rogne del dissesto ambientale e le vittime dell'inquinamento. Una truffa mai pubblicamente riconosciuta che mascherava la vergognosa realtà che per fare opere di ordinaria amministrazione, come strade, scuole, fognature, al Sud servisse la creazione di una cassa straordinaria che portava il suo nome e che poi, di fatto, le destinava solo lo 0,5% del PIL, mentre, le grandi opere del Nord passavano per ordinaria amministrazione con un investimento pari al 35% del PIL. La solita ipocrisia di questo paese che mette la sordina agli investimenti al Nord e ai furti ai danni del Sud e delle Isole e accende invece gli altoparlanti quando concede quattro spiccioli al Mezzogiorno. Come accade nella nostra regione, dove, ancora oggi, si tace sui 10 miliardi di euro che ogni anno vengono rubati ai siciliani e si accendono i riflettori sugli spiccioli che ci vengono concessi e che servono per farci sentire degli accattoni immeritevoli ed educarci all'inferiorità. La solita ipocrisia di questo paese che ha consentito a un partito razzista - e quindi incostituzionale - di sedere al governo quando ancora cantava "Forza Etna, svegliati Vesuvio".
La stessa ipocrisia alla quale assistiamo anche oggi quando viene data, come sempre, la sostanza in sordina al Nord e l'apparenza al Sud, con il Ministero che porta il suo nome, ma senza un soldo. Una beffa crudele se pensiamo che il cerchio si chiude con il Ministero dell'Economia messo nelle mani proprio di quel partito che di quella ipocrisia ne ha fatto il suo cavallo di battaglia, aizzando all'odio e al razzismo.
Il quadro diventa ancora più inquietante se pensiamo che a Calderoli è stato dato il Ministero delle Autonomie. Così con l'autonomia differenziata si completa l'ultimo atto di questa colonizzazione della più subdola specie, perché invisibile agli occhi di chi la subisce!
Ma noi non abbiamo nulla da temere perché abbiamo un grande avvocato a difenderci, Nello Musumeci, come ha difeso la Sicilia in questi anni di presidenza...
Auguri! Ehm... più a noi che a lui!
Comments